Data | 27-02-2019 |
Categoria | Attualità |
Fonte | Fiorenzo Mandelli |
Tempo fa la prof.ssa Desirée Colombari aveva precedentemente contattato Fiorenzo Mandelli, esperto cicerone del fiume Adda, per una visita inconsueta e speciale.
Si trattava di accompagnare una classe di terza media delle scuole Manzoni di Merate e una terza delle medie Elmas di Cagliari. Insomma un momento particolare all'interno di quei progetti di scambio culturale tra regioni.
All'arrivo dei ragazzi Fiorenzo li attendeva alla Chiesina degli Alpini di Paderno con una notizia speciale. Infatti grazie ad un permesso unico avrebbero potuto transitare sull'Alzaia, il sentiero che costeggia il fiume e che ora è chiuso a causa dei lavori sul ponte.
Così dopo i saluti e una breve introduzione tutta la comitiva è scesa seguendo la strada che porta al fiume. Mentre ci si avvicinava al Ponte il mitico Fiorenzo, "aprifila e capoclasse per un giorno", contattava al telefono l'ingegnere Castelluccio che avrebbe consentito il passaggio in totale sicurezza dei ragazzi.
Superato il grande ponte in ferro i ragazzi hanno salutato l'ingegnere che controllava dall'alto del Ponte il passaggio.
I ragazzi hanno così potuto approfittare di un'occasione unica per molti di loro, ossia il vedere da sotto l'ardita struttura del Ponte, conoscendo la sua storia e lo "sperone dei Francesi".
La camminata è proseguita con la spiegazione della diga Poirée "a panconcelli" e del significato del rapporto uomo-acqua, in cui la risorsa naturale diventa strumento di navigazione, di trasporto e di produzione energetica.
Tante le domande dei ragazzi sul funzionamento delle chiuse ideate da Leonardo da Vinci per il Naviglio di Paderno, che servivano per il passaggio delle chiatte dirette a Milano.
Il gruppo ha concluso la visita allo Stallazzo e al Santuario della Madonna della Rocchetta con la spiegazione della chiesina, piccola ma turisticamente grande e apprezzata.
Infatti gli alunni meratesi e sardi hanno vissuto un giorno sicuramente diverso e speciale, grazie ai professori, anche loro entusiasti della visita, e grazie alla intraprendenza dell'amico Fiorenzo che è riuscito a non fare perdere loro neanche uno dei magnifici scorci del Canyon dell'Adda.