Data | 16-04-2019 |
Categoria | Cultura |
Fonte | Fiorenzo Mandelli |
Un giorno come tanti altri. Fiorenzo Mandelli, custode della Rocchetta, scende dal paese di Porto d’Adda fino al fiume Adda per raggiungere il Santuario. Gradino dopo gradino giunge alla fine della scalinata. Sull'ultimo gradino però nota qualcosa. Lo raccoglie. È un foglio di pergamena. Arriva sul piazzale. Da questo luogo si ammira tutto il panorama della valle dell'Adda. Ma Fiorenzo è attirato da un'altra stranezza. Sui gradini che dal sagrato conducono in chiesa trova un altro foglio ingiallito dal tempo. Ancora stupito, estrae le chiavi del portone del Santuario. Inserisce la grossa chiave nella serratura e gira. È un gesto che fa quotidianamente da anni. Spalanca la porta e i suoi occhi si concentrano su una figura avvolta nell'ombra nell'abside della piccola chiesa. Un uomo. Quello si gira e lo guarda. Il custode con un moto di stupore fa cadere la grande chiave che teneva in mano. Ma la sua memoria gli rivela qualcosa. Lui conosce quell'uomo avvolto dall'ombra.
D'altronde proprio Fiorenzo che quotidianamente racconta di quell'uomo e della sua vita non può non riconoscerlo. È Leonardo da Vinci. Leonardo che torna, cinque secoli dopo la sua morte, nella tanto amata valle dell'Adda, che ha ammirato quando risiedette come ospite dei conti Melzi a Vaprio d'Adda. Leonardo non è affatto stupito dall'arrivo di Fiorenzo, anzi forse era proprio lì ad aspettarlo.
Gli si avvicina e gli sussurra: "Fiorenzo ma sai che questa chiesina ha resistito nel tempo come io la ricordavo..." Poi il genio toscano lo prende sottobraccio e lo invita ad uscire. Nello sguardo di Fiorenzo non si vede più il timore ma anzi lo stupore e la curiosità infinità per questo piccolo miracolo.
I due si incamminano, prima ammirano l'Adda dal colle, poi Leonardo confida all'amico custode che vuole rivedere i "suoi TRE CORNI" che ha raffigurato nelle due versioni della Vergine delle Rocce. Allora come se fossero due vecchi amici i due scendono dalla Rocchetta e cominciano a camminare sull'Alzaia. Chissà cosa si saranno detti mentre camminavano. Fiorenzo sicuramente avrà fatto domande, come uno studente rapito dalla bravura di un professore unico...
E sicuramente Leonardo gli avrà risposto con la sua ironia e la sua saggezza, gli avrà parlato della sua vita, del suo amore per l'acqua e per questo fiume così particolare, l'Adda, del suo amore per la natura, della sua arte, fondata su un dialogo continuo tra uomo e natura, tra individuo e ambiente... Chissà .
A noi resta la possibilità di immaginarlo oppure di fare visita a Fiorenzo, che sarà ben contento di raccontarci tutto riguardo questo "piccolo miracolo".
Video ideato da Imerio Raffaini e Fiorenzo Mandelli con la regia di Imerio Raffaini. Attori: nel ruolo di Leonardo Rino Tinelli, il custode Fiorenzo Mandelli, fotografi di scena Giovanni Gargantini, Walter Balzelli e Antonio Galbiati, riprese video Imerio Raffaini.