Data | 16-05-2018 |
Categoria | Attualità |
Fonte | Fiorenzo Mandelli |
Una data che rimarrà sicuramente nella storia del Santuario della Madonna della Rocchetta, tappa del Cammino di Sant’Agostino, che si trova nel territorio lecchese e s’affaccia nella vallata bergamasca: proprio in questo mese di maggio 2018, protetti dall’abbraccio della Madre celeste, Maurizio Banfi e Antonella Gallace hanno deciso di unirsi in matrimonio nel Santuario di Porto D’Adda, stretti dal calore dei loro familiari e amici.
Sicuramente una scelta volontaria ma non comune, che Maurizio, ingegnere imbersaghese, racconta nella sua testimonianza. Forte il legame con il fiume Adda, forte quello con la natura che lo circonda, ma ancora più speciale è il legame con questa chiesina, unica nel territorio per storia e posizione.
Così grazie all’incontro con Fiorenzo Mandelli, custode del luogo sacro, Maurizio e Antonella hanno coronato il loro desiderio e lo scorso sabato si sono uniti nel sacramento del Matrimonio alla presenza del parroco di Imbersago don Bruno Croci.
La celebrazione è stata intimamente vissuta fra le mura così cariche di secoli di storia. Anche il rinfresco è stato davvero particolare. Tutti gli invitati, a cui era anche consigliato di indossare scarpe da ginnastica data la collocazione, hanno potuto trascorrere i momenti di festa e del rinfresco attorno alla chiesina.
Specialmente nell’area della cisterna tardo romana, con un buffet preparato dai volontari della Cooperativa Solleva che gestisce lo Stallazzo.
Oltre ai consueti festeggiamenti, anche l’inedita e forse unica possibilità di ascoltare la storia del luogo, di Leonardo e del fiume Adda grazie alle parole di Fiorenzo.
Oltre alla felicità e alla soddisfazione degli sposi per questo momento unico, molto interesse è stato espresso dai vari invitati, tra cui molti amici di Maurizio, che ha prestato servizio in Marina per 16 anni; così Fiorenzo ha potuto raccontare tante curiosità a un ammiraglio e a vari capitani di vascello, tra cui un amico americano, tutti rimasti strabiliati.
Fiorenzo Mandelli